finalmente anche io assaggio i dolmades, non sò proprio come ho fatto a non assaggiarli fino ad oggi.. se consideriamo poi il mio viaggio in grecia e che a Perugia avevo una vicina di pianerottolo greca che mi preparava sempre dei piattini spettacolari.. (peccato che non avevo il blog a quei tempi :'( ) la cosa mi stupisce ancora di più.
Le cose poi mi vengono in mente sempre nei momenti meno opportuni: cioè quando le viti non hanno neppure una foglia... ma adesso è il momento buono!
E allora via! approfittando dei miei vigneti mi son fatta scorta di foglie...

Son sincera, non sempre apprezzo le cucine etniche quando viaggio anche se sono una persona aperta di vedute e che assaggia tutto.
Della grecia invece la cucina l'ho proprio apprezzata tutta ed ancora certe volte mi sogno il moussaka della mia vicina.. adesso che ci penso mi piaceva così tanto che mi feci dare la ricetta! deve essere spersa in qualche agenda ma credo proprio che mi metto alla ricerca e nei prossimi tempi la rifaccio ;)
venendo a questa ricetta posso dirvi che i dolmades (Ντολμάδες γιαπράκια με κιμά - Dolmades (yaprakia) me kima) si servono come antipasto o come accompagnamento... strano, perchè io li associavo ad un primo.
Credevo che ci volesse una sacco di tempo.. ed invece? non ci ho messo poi molto, in tutto circa un'oretta.
ma ecco come li ho fatti io :)

Con tutto questo parlare di vendemmia, mosto, vino e vinsanto in casa... mi è venuta una gran voglia di utilizzare questo ingrediente così poco usato da me in cucina ( se non per sfumare carni).
Ho pensato molto a cosa realizzare con il vino, la prima idea è stata questa gelatina, non che mi mancasse il vino in casa, quindi altre ricettine avrò modo di poterle sperimentare.
Prima fra tutte vi scriverò la ricetta pantesca del vincotto che la nonna si è messa a fare proprio oggi con il mosto nuovo.


ma veniamo a questa non ricettina!
ho semplicemente messo 3 bicchieri di vino nero insieme a 1 bicchiere di zucchero ed una bustina di fruttapec 2:1.
per le dosi ammetto di essere andata un pò ad occhio e nella ricettina che avevo addocchiato io si consigliava di aromatizzare con della cannella... ma io sinceramente la cannella proprio non la soffro :)
ho fatto sobbollire a fuoco dolce il tutto per circa 6 o 7 minuti, spengendo il fuoco quando alla prova piattino ho ottenuto la consistenza che desideravo.
non ho sterilizzato il vasetto prima, in quanto non ho intenzione di mantenerla (in tal caso sterilizzare i vasetti a chiusura ermetica) ma di mangiarmela domani sopra del buon pecorino stagionato :D


Ovviamente questa ricetta si può modificare per ottenere della gelatina di vino bianco o vinsanto.
 che ne dite se la prossima volta ci faccio una bella crostata al vino? ^_^

Oggi invece la ricetta che vi scrivo è quella della ciaccia all'uva... in casa mia di questi tempi l'uva non manca proprio.. anzi devo trovare un modo per impiegare un pò di uva fragola...ho in mente dei muffin *_*

Comunque... tornando alla ricetta: qui non occorre uva da tavola.. ma la semplice uva a chicco piccolo per fare il vino.

come realizzarla? bèh non esiste cosa più semplice :)

non occorre neppure una ricetta: basterà impasto della pizza (ottenuto con 300 gr di farina, acqua q.b. e 10 gr di lievito di birra e fatto lievitare per 3ore), zucchero ed uva.

Una volta che lì'impasto si è lievitato foderate una teglia con carta da forno, stendete l'impasto allargandolo con le mani direttamente sulla teglia, cospargete l'impasto con uva e zucchero ed infornate fino a cottura.

Servitela fredda!

La fortuna di aver scoperto questa ricettina la devo a dei miei parenti, appunto di Aragona, questa ricetta infatti come avrete capito è tipica di questo posto.

Consiste in un "panino sfogliato" composto originariamente da olive, macinato di maiale e cipolla stufata.

Nulla toglie però che si possano farcire con cosa più ci piace.

Mentre facevamo questi "panini" mi veniva spiegato che inizialmente era un piatto povero infatti tutto ciò che occorre per preparali ognuno lo produceva già in casa e comunque anche oggi il costo per realizzarlo non è elevato.

Perchè vi ho scritto "panini sfogliati"? bèh perchè non si tratta di un panino vero e proprio, si tratta di una sfoglia sottilissima cosparsa di conmienti e arrotolata su se stessa fino a formare un salametto.

Sarà  questo salametto a formare il "panino" arrotolandolo come meglio credete (la tradizione vuole che si schiacci con le mani ai due lati fino a raggiungere la forma che desiderate.

Otterrete delle sfoglie croccanti all'esterno e morbidezza all'interno...

Insomma avete capito che son una cosa da provare? per una volta potreste utilizzare l'impasto della pizza in modo alternativo ;)

 ecco come:

Queste foto son state scattete dal mio papà e la mia mamma durante il loro ultimo viaggio: una crocera in occasione del loro 25esimo anno di matrimonio.

Ovviamente non stò a mostrarvi tutte le foto di questo viaggio, ma solo quelle che rientrano nel campo della cucina... sinceramente son rimasta a bocca aperta voi che ne dite?
 Ovviamente non avrei potuto mettere tutte le foto alla loro grandezza naturale sia per motivi di tempo di caricamento che di spazio... ed è un vero peccato, vi metto però solo queste tre: del cagnolino, del coniglietto, del pinguino e una band rock di... polli(!!!)in modo che possiate prenderne spunto... son delle cose davvero carine per dei bambini.. magari per rallegrare una festa di compleanno... :)

 Da adesso ecco i collage... guardate che torte meravigliose.. che " quadri" fatti di zucchero, che sculture di ghiaccio e che "composizioni floreali" :)

E' già da molto che volevo parlarvi delle buccette di arancia candite... come ben sapete è un modo goloso di conservare le buccie di arancia che si trasformano in dolcetti molto carini utili anche per esempio per la guarnizione di dolci.
Se vogliamo essere sinceri le preferisco coperte con della cioccolata e servite con il caffè... ma gusti personali :)
si è capito che mi piace l'accoppiata arancia/cioccolata??
e tra un pò c'è anche l'eurochocolate ^_^

Realizzare le buccette è molto semplice.. occorre solo un bel pò di tempo.
Con lo stesso procedimento poi si possono candire anche bucce di limone, pompelmo, cedro ecc..
per queste buccette posso provare a fare degli abbinamenti con il cioccolato, io userei:
cioccolato bianco: con le buccette di limone e cedro
cioccolato al latte: per il pompelmo
e ovviamente cioccolato fondente per le buccette di arancia,
ma veniamo alla ricettina :)

Ieri vi avevo promesso che vi avrei parlato degli sfratti, ed eccomi qui.
Non avrei potuto parlare di questi dolcetti dal ripieno di miele, noci e spezie meglio del loro "bigliettino da visita" :)

Dall'aspetto non si differenzia un gran chè dal pesto tradizionale, ma il sapore è davvero tutt'altro.

Come realizzarlo? e' talmente semplice che neppure occorre una ricetta :)

Semplicemente: frullate rucola, mandorle dolci, non amare!! e private della pellicolina marrone, olio evo, parmigiano e  sale fino ad ottenere una crema bella omogenea :)

con le dosi... seguite le stesse proporsioni del pesto tradizionale tra basilico e pinoli: ovvero 100 gr di rucola ogni 40 gr di mandorle.

Chi non ha mai visto una torta riccio? bèh è semplicissima da fare.. almeno così mi sembra.

Questa torta però non l'ho fatta io, è opera della mia vicina che la fa a dir poco spettacolare, la fotografai qualche settimana fa e mi feci dare la ricetta.

Sicuramente il fogliettino con la ricetta andrà disperso prima che riesca a trovare il tempo per fare questa torta... così mi è venuta la bella idea di scriverla nel blog, così la posso condividere con voi e non rischio di perderla, infondo è a questo che serve un blog no? 

Quindi ecco che si giunge alla ricetta della vicina :D questo è stato decorato con dei pinoli come vedete... ma ne ho visti altri molto carini decorati con dei bastoncini coperti di cioccolato :) decidete voi ;)

Questo è solo un post riassuntivo di tutti questi agenti lievitanti, certo non mi ritengo un'esperta in materia, ma stasera cercando qua e là ho scoperto queste cose... sapevo certo dell'esistenza di tutte queste cose ma fino a poco tempo fa quando ho prepararto i panini al latte delle sorelle simili non mi ero mai presa la briga di aspettare la lievitazione di un "lievino" (ovvero uno di questi agenti lievitanti diversi dal lievito di birra).

 Questi impasti servono per un metodo di panificazione detto indiretto;

esistono infatti due metodi di panificazione: diretto ed indiretto è ovvio capire come nel metodo diretto si utilizzi lievito, nel metodo indiretto un preimpasto come quelli sopra, 

il metodo indiretto inoltre è il metodo migliore e quello utilizzato anche da panificatori professionisti.

innanzitutto un pane o altro lieviato con una minore quantità di lievito risulta molto più digeribile, inoltre se ne guadagna anche nel gusto ove non si sente per nulla il retrogusto non piacevole del lievito di birra.

Io vi scrivo tutte le cose che ho scoperto stasera su questi tre agenti lievitanti, se avete altre informazioni sarei felice di riceverle ^_^ specialmente se mi son sbagliata in qualcosa! ma sarà bene inziare!

Da quando ho scoperto il kefir non ne faccio a meno, e son stata ancora più fortunata visto che adesso si trova in quasi tutti i supermercati (almeno i più forniti).

Altro che il famoso jogurt della Marcuzzi! questo costa meno, è più buono! (almeno per me) ed è molto più benefico.

La cosa migliore sarebbe farselo in casa... esistono infatti due tipi di kefir, quello di acqua e quello da latte, con solo 2 € si può acquistare, anche on line, una quantità di fermenti che ci permette di fare kefir per un anno ;).

ma veniamo alla ricettina ;)

Questi panini sono una garanzia.. già per il semplice fatto che la ricetta proviene dal libro "Pane e roba dolce" delle sorelle Simili ma anche perchè il kefir secondo me dà un tocco in più...

L'insalata di peperoni è una delle cose che amo di più.. semplice, semplice: semplicemente peproni conditi con olio, sale e aceto.

Certe volte però o perchè non se ne ha la possibilità materiale o perchè ammettiamolo manca la volontà di fare la brace, non sempre si arrostiscono i peperoni... questo è un vero peccato...

Esiste però un trucchetto per avere sempre peperoni pronti da condire in ogni giorno dell'anno ed è quello di arrostirne tantissimi in una volta sola, pulirli, tagliarli e congelarli :D ho scoperto l'acqua calda vero?? :D

Ma non è certo per dirvi questo che vi scrivo! vi dico semplicemente un nuovo metodo per ottenere un'insalata di peproni in 10 minuti, senza riscaldare forni o accendere fuochi ^_^... cosa occorre? semplice, come ho detto nel titolo solo un microonde!

Non credo che occorra darvi la ricetta per l'insalata di peperoni, basta come sapete tagliarli a pezzettini e condirli o come me con aceto, olio e sale o anche aggiungendo altro come del tonno (del quale sconsiglio l'uso per i metodi di pesca che non condivido) o dei capperi!

Come realizzarli? basta lavare i peperoni e metterli per 10 minuti (se vi piacciono belli croccantini) o 17 minuti (se vi piacciono ben cotti) alla potenza alta.

Con questo metodo rimarrà attaccata anche la buccia, se preferite i peperoni senza la pellicolina la potete togliere tramite un pelapate prima di metterli nel microonde, et voilà, i peproni son serviti ^_^

La volete sapere un segreto? la pannacotta con la panna liquida è si ottima... ma... con la panna da cucina secondo me è tutta un'altra storia ;)

L'idea della pannacotta all'arancia affiancata dalla cioccolata è venuta da una mia amica: lei la fece una sera a cena e io me ne sono completamente innamorata :D

Lo so, lo sò.. la decorazione con il ribes non rende molto l'idea del sapore di arancia che ha la pannacotta.. ma non avevo altro in casa pardon ;) comunque assicuro che decorazione a parte è buonissima... ma che ve lo dico a fare? esiste qualcuno a cui non piace la pannacotta?!?!

Ecco come la faccio io :D

Ovviamente non stò a dirvi come fare i spiedini di frutta, il procedimento mi sembra già molto chiaro... non ci vuole tanto ad infilzare cubetti di frutta fresca in uno spiedino no? :D però.. quanto son buoni!!

io qui ho messo: uva bianca e nera , cocomero, kiwi, mela, pera, banana e pesca :D

i prossimi spiedini alla prossima estate :D

Che bel colore che hanno le rape... molti non gradiscono il sapore di questo ortaggio, io invece lo trovo fantastico, specialmente condito con olio, trito di prezzemolo, sale e aceto... ma oggi avevo voglia di cambiare, avevo voglia di sperimentare cose nuove ma... gli esami si avvicinano di nuovo ed il tempo che in estate avevo a valanghe adesso si riduce all'osso... quindi ecco qui una crema semplice semplice.

Mi vergogno quasi a scrivere la ricetta :D in effetti per ottenere una crema come la mia basta frullare una confezione di philadelphia con una rapa rossa, pepe bianco, sale e olio extravergine di oliva.

Che fine gli ho fatto fare? la meschina di fine di essere semplicemente spalmata su dei crackers! va bèh lasciamo stare che oggi non avevo proprio tempo, ma io la vedo un'abbinamento interessante con della bresaola chiusa a rotolino con un filo di erba cipollina... posso dire di aver già un'idea di antipasto per la prossima cenetta... visto tutto questo rosso magari anche per S.Valentino... ma ancora è un bel pò lontano :D

Ovvero come venivano chiamati circa 60 anni fà i maccaroni panteschi.

E' si, mia nonna pantesca doc, mi racconta che questa pasta veniva fatta nelle occasioni speciali, e solo in queste perchè occorre  una grande manodopera ( e una pazienza da ... da.... ok una grande pazienza :D ) ma non dilaghiamo!

Il condimento più pregiato per questa pasta indovinate un pò cos'era? sugo di pollo (ovvero un bel pollo ruspante delle campagne delle famiglie tagliato a pezzi e cotto dentro un bel pò di passata di pomdoro, detto così non sembra un gran chè.. ma credetemi è ottimo!)

così come si suol dire qui da me "prendevano due piccioni con una fava" sia il condimento per la pasta che il secondo... e se la famiglia era benestante magari ci scappava di poter infilare anche due o tre belle patate intere nel sugo, così da ottenere persino un contorno :D

Sapete come la preferisco io questa pasta? condita con del semplice sugo al pomodoro e riscaldata la sera in padella con un filo d'olio... aaaaaah quanto son buone le cose che fanno ingrassare :D 

Io per adesso vi dico solo come farla, decidete voi come mangiarla (ottima anche in forno.... BASTA: è la mia coscenza che parla... "smetti di pensare ad un bel piatto di maccheroni... smettiiiiiii" )

ATTENZIONE! CREANO DIPENDENZA :)

Ecco una delle altre ricettine che vi avevo promesso :D

Ovvero, non è una sola ricetta, crepi l'avarizia!, ve ne dico due ;)

uno è il metodo classico, l'altro è il metodo per fare i pomodori sciutti, ovvero i pomodori asciugati al sole, più rapido un metodo che mi è stato spiegato da una zia.

Bisogna dire che la differenza, come è ovvio, non esiste solo nel tempo che ci impiegate, ma esiste anche nel risultato finale:

- Con il metodo lungo: otterrete dei pomodori ancora belli morbidi e carnosi all'interno con una polpa dal sapore salato e deciso. questi sono i pomodori sciutti che occorrono per l'insalata pantesca (vi metterò la ricettina tra qualche giorno ;) )

- con il metodo veloce: otterrete dei pomodori molto più secchi e di consistenza dura rispetto agli altri, certo son sempre ottimi nel sapore ma di sapore un pò meno deciso e meno salato. I pomodori così ottenuti invece son ottimi da mettere sott'olio con qualche cappero, uno spicchio di aglio se piace ed ovviamente origano di Pantelleria  ;)

Allora li volete sapere questi due metodi?? è? ve li dico? :D massssììì ecco quà :

Allora, preciso subito che la preparazione è opera della mamma del fidanzato, invece la guarnizione del piatto è opera sua :D (adesso dopo averlo detto forse non mi dirà più "vediamo se ce lo scrivi nel tuo blog che l'ho decorato io!!" tutto fiero :D) E... ammettiamolo su che è stato bravissimo! :D

E anche la foto è opera sua! io mi son limitata a prendere il cucchiaino in mano e... AAAmmmm!!! :D

Eccovi la ricettina 

Come vi avevo promesso vi parlerò di fiori dei fichi d'india.

Prima di parlare di questo mi sorgeva un dubbio:

Che differenza c'è tra tisane, decotti, infusi e chi più ne ha più ne metta??

ammetto di non essere un'esperta in materia :D quindi mi son affidata ad una piccola ricerchina on line dalla quale ho capito in cosa si differenziano:

Quindi parlando di fiori di fico d'india è ovvio come ci dobbiamo riferire ad un infuso e non un decotto, come spesso lo si trova chiamato in giro :D

Di questi tempi siamo tutti impegnati a "ristabilirci" grazie ai cibi funzionali:

bèh vorrei dire due paroline anche a proposito di questi cibi funzionali: avete notato che ultimamente prosperano le pubblicità di jogurt che aiutano la flora batterica, che rinforzano, che diminuiscono il colesterolo ecc..ecc.. bèh solo oggi i cibi funzionali attirano la nostra attenzione, ma non ci rendiamo conto che invece moltissimi cibi apparte lo yogurt son funzionali al nostro organismo.

Ma cosa si intende per funzionali? sono tutti quei cibi che ci danno un plus, insomma che ci aiutano in una certa funzione organica indipendentemente dal loro apporto calorico ecc..

Spesso ci dimentichiamo di quanto siano funzionali queste bevande, e di quanto mantenendo delle buone abitudini possano essere utili alla salute.

Permettetemi però un'altra parentesi, parliamo di costi, è si, non trovate che tutte questi prodotti funzionali costino un pò troppo? bèh perchè spendere più di due euro con jogurt da bere funzionali quando possiamo con 50 cent. comprare del kefir, o meglio acquistare i cristalli sia per quello di acqua che per quello di latte on line e farcelo tranquillamente a casa con del latte crudo che ci guadagnamo anche con delle proteine sane? per non parlare delle aggiunte di conservanti ecc..

Comunque, finalmente direte voi :D, ecco come si prepara questo infuso che credo che sia una cosa quasi banale :) basta raccogliere i fiori secchi direttamente dalla pianta, così non si pregiudica neppure la crescita del frutto :D

una volta raccolti possono essere conservati per molto tempo in una busta di carta chiusa in una scatolina di latta anche a temperatura ambiente. l'importante è che vi assicuriate che i fiori siano realmente ben essiccati, altrimenti lasciateli essiccare al sole ancora un pò.

Preparazione:

Ma no!... tranquille.. i semi del crumble non sono di fico d'india :D so' che il titolo è un pò equivoco ma... non sapevo proprio come mettere altrimenti...:D

Finalmente oggi anche io son riuscita a fare un crumble.. e pensare che dal nome sembra una cosa difficilissima.. ma vàààà!

Il mio pensiero stamani era di fare qualcosa con quei bei fichi d'india che mi son portata via da Pantelleria... ma non avevo voglia di mettermi a fare le solite marmellate... era da tanto che volevo provare a fare un crumble... ho fatto uno più uno ed ecco qui cosa ne è uscito :D

Sapete una cosa? l'ho realizzato un pò ad occhio quindi non ho le dosi precise.. ed ho fatto solo questa cocottina. ma ecco il resoconto ;)