27 gennaio 2011

Una ricetta.. con la cenere! ... La Mostarda pantesca

Oggi è la giornata della memoria,
credo che non ci siano parole migliori di queste oggi:

Che si tenga il massimo della documentazione,
Che si facciano filmati,
Che si registrino testimoni,
Perchè,
in qualche momento,
durante la storia,
qualche idiota potrebbe sostenere che tutto questo non è mai successo
Dwight D. Eisenhower





Ingredienti
2 lt di vinocotto*
130 gr di amido per dolci
350 gr di mandorle tostate a grandi pezzi
3 caramelle alla menta schiacciate con uno schiacciapasta
1 pezzo di cannella
sesamo q.b.

Procedimento:
  • Mettete in una pentola il vincotto,le caramelle e la cannella portatelo a bollore ed aggiungete l'amido.
  • Quando avrete raggiunto una consistenza cremosa aggiungete le mandorle tostate e amalgamate bene il tutto.
  • Rovesciate il composto nel piatto da portata  e cospargete con sesamo e altre mandorle tritate grossolanemente (non siate tirchi con le mandorle è!)
  • A questo punto fate freddare e servite tagliando a piccoli quadratini.
Realizzare la mostarda pantesca è abbastanza semplice... il problema viene con il vincotto, infatti anche questa è una preparazione tradizionale.
Siamo molto fuori tempo, ma a settembre se volete potete sempre provare, il vincotto non è altro che del mosto d'uva cotto con un procedimento particolare che utilizza la normale cenere dei vostri camini.
Dura anche più di un'anno e a differenza di ciò che si pensa non è una preparazione da bere come il limoncello per esempio, viene utilizzato semplicemente per guarnire come per la cuccìa, o come in questo caso fare dei dolci

RICETTA TRADIZIONALE  DEL VINOCOTTO PANTESCO
Cosa vi serve?
5 lt di mosto di uva bianca
30 cucchiai di zucchero
180 gr di cenere

Procedimento:
  • unite direttamente  tutti gli ingredienti in una pentola.
  • Portate a bollore a fuoco abbastanza dolce, munitevi di una schiumarola e portate via tutta la schiuma che si frma in superfice, quest'operazione durerà un pò, ma alla fine non vedrete più formarsi della schiuma.
  • A questo punto proseguite la cottura fino a che non sarete arrivati a dimezzare la quantità di liquido iniziale: dovrete ottenere circa 2 soli litri di vinocotto.
  • Dovete far riposare la pentola senza toccarla, per far depositare nel fondo eventuali residui.
  • Passato questo tempo aiutandovi con un bicchiere prendete il vinocotto in superficie cercando di non smuovere il fondo e imbottigliatelo.
  • Non sono necessari trattamenti, essendo dolcissimo, basterà lo zucchero a conservarlo, se tenuto in un luogo fresco e buio dura più di un anno.
Perchè il trattamento con la cenere? 
serve per togliere "l'aspro del mosto" , così dice la nonna...
sinceramente non ho ben capito la faccenda, ma se da generazioni si fa in questo modo un giusto motivo ci sarà pure no?

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23 Commenti

  1. Accidenti che ricettona ! Mi piace il procedimento e anche il risultato ! Ora ne assaggerei volentieri un bel pezzo !

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  2. Mi fido sulla parola....se dice che è buono ci credo!!!!!Come non fidarsi di te????Baci

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  3. Complimenti cara Erica, un post bellissimo, le tua parole sulla memoria mi hanno fatto venire la pelle d'oca!!!!! Il dolce non lo conoscevo, ma assolutamnte lo proverò, un abbraccio e grazie!!!

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  4. Eh si, il negazionismo purtroppo esiste!
    La tua ricetta è veramnte particolare, non riesco proprio ad immaginare il sapore di questa mostarda...le caramelle alla menta mi hanno spiazzata. Inutile dire che la mia curiosità ormai è ai massimi livelli!
    Chissà se riuscirò ad assaggiarla un giorno!
    Complimenti!
    Un bacione

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  5. ricetta particolare e bellissimo post..doveroso. Mi fa piacere che ti piaccia il mio blog, io il tuo già lo seguo da un po! Hai una grafica davvero bella!

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  6. sei davvero un tipo particolare tu..il galo preso a ciabattate..scusa non rido piu'!
    La ricetta..molto particolare brava!!!

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  7. ciao Erica ! Questa ricetta è un'altra chicca alla tua raccolta di ricette pantesche !!! compimenti, non conoscevo questo dolce, nè la preparazione del mosto cotto ! Buon fine settimana !!!

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  8. Bellissimo post, non conoscevo nulla delle ricette che hai scritto. E il vincotto si riesce a trovare già pronto? Un abbraccio.

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  9. Cara Erica, questa ricetta la passo subito alla mamma che così scopre un altro tesoro culinario dell'isola! E sulle 7 cose su di te...tutti i gatti portano fortuna :) e quella dei crackers salati nel te è sinonimo di un gusto molto particolare...mai provato ma mi incuriosisce! buona giornata, Benedetta

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  10. se lo dici tu che è buona mi fido!!!!! :D

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  11. Scusa Erica ma.. è impossibile non ridere sul punto 6.... va bhe, adesso smetto... forse...

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  12. Bella ricetta, ma come si fa a procurarsi il vin cotto?
    Baci da Alda e Mariella

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  13. @ mariacristina e Alda e Mariella: il vinocotto è una preparazione tradizionale... sotto vi ho messo la ricetta, al di fuori di quella bèh non saprei non cred che si trovi in commercio... io almeno non l'ho mai visto ^_^

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  14. Che ricetta particolare! Bravissima Erica! E scusa se ho riso leggendo del lancio delle ciabatte al gallo :-D

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  15. la ricetta va beh è meravigliosa, ma sul gallo ho riso e lo sai :D
    che bello conoscerti giorno dopo giorno e continuerò ad aver voglia di leggerti (anche se hai sognato un toro rosso bartolini -_-'' :D

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  16. ciao Erica, le ricette di tua nonna son fantastiche,ti ringraziamo per condividere con noi questi tesori panteschi!Amo Pantelleria, le tue ricettine mi rendono felice!

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  17. Si prepara anche da noi il vinocotto, ma senza la cenere ...

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  18. Erica, la tattica di tua madre è sadica *_* e mi piace ^_^

    bacini marzaanosi per un buon w.e.

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  19. Posso confessarti una curiosità schifosa anch'io? Da piccina li pucciavo sempre i crackers salati nel thè e ogni tanto lo faccio anche adesso ^__^ Se ci dovessimo incontrare un giorno ci diamo al folle inzuppo :)))))
    Non conoscevo questo dolce ma ha un'aria deliziosa con tutte quelle mandorle. Un bacione gioia, buon we

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  20. Ciao ho un premio per te..http://luciapasticciona.blogspot.com/2011/01/il-mio-primo-premio.html a presto

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  21. La ricetta mi piace molto come pure il post ma c'è un problema..
    Dove lo vado a reperire il mosto che poi è la base di questo dolce?
    Un bacione e buon we

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  22. Dunque..... hai fatto bene a ricordare la giornata della memoria... Questo dolce mi sembra una meraviglia..... leggendo le 7 cose su di te posso dire che.... sei proprio strana!!!!!
    Bacioni e buona domenica!!

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