Ed ecco svelato in realtà cosa ho mangiato io oggi... di nuovo minetsra, non sò perchè ma ultimamente credo di mangiare o solo passati di verdure o minestre... e si vede anche nel blog infatti ;)

Questa però è speciale: io infatti amo tutta ma proprio tuuuuutta la verdura, legumi compresi.

Ma! le minestre con i legumi proprio non le soffro, eccetto questa con le lenticchie.

Posso dirvi la verità... si dice sempre che le lenticchie siano di buono auspicio e lo sò che di solito ci si pensa solo a capodanno, ma... a me "il buono auspicio" serve adesso.. quindi perchè non provare? ;)

Sono pomodori molto diffusi nel sud d'Italia, ma anche aui dove abito io non hanno nessun problema ad essere coltivati... Perchè si chiamano pomodori gialli invernali? bèh perchè si raccolgono d'estate quando sono acora belli acerbi e quindi di un bel giallo vivo, si appendono a grappolo come vedete nella foto e via via maturano diventando belli rossi per l'inverno :)

Il loro sapore davvero non ha a che fare con quello del pomodoro normale.. non saprei neppure spiegarvelo, ma se avete la possibilità: assaggiateli!! assaggiateli!! assaggiateli!!!!

Come ho realizzato questa minetra?

Ovvero come riciclare un rotolo di pasta sfoglia di già pronto aggiungendo due semplici cosine per pranzo ;)

Mi piacerebbe tantissimo scrivervi qualche idea regalo per Natale, o altro, nè ho già un paio in mente che vedrete solo prossimamente in questi schermi.. causa prossimo esame il tempo è pochissimo :(

Appena avrò finito l'esa

Nel frattempo però...

Dovete accontentarvi di una non ricetta...

Come realizzare le roselline? semplice! 

Solo ieri mentre scrivevo la ricetta del risolatte, ho pensato a condividere con voi questa ricetta.

Non ho mai pensato di parlarvene per il semplice motivo che ho realizzato questo estratto quando neppure avevo aperto il blog.

Vi avverto ci vorrà un bel pò di tempo, ma la ricetta è sicuramente una garanzia essendo di Tuki, chi non la conosce?, l'autrice di La ciliegina sulla torta.

Mi ricordo che mi entusiasmò moltissimo il suo post e capitò proprio nel momento adatto, essendomi stati regalati molti baccelli di vaniglia da una zia che tornava da un viaggio, purtroppo non mi ricordo neppure più da dove.. (smemorata :D).

Ero emozionata, ammetto che prima di allora non sapevo neppure come fosse fatto un baccello di vaniglia (ignorante) e mi ricordo che pensai che molto probabilmente erano andati a male visto che erano morbidi, unti, e per lo più chissà perchè avevo la convinzione che dovessero essere duri.. invece quelli si piegavano...

Solo leggendo il post di tuki mi resi conto che invece erano ottimi, quindi provai e credetemi, come dice anche lei, il risultato "supera di gran lunga anche il miglior estratto industriale".

Per quanto riguarda il procedimento ho seguito alla lettera il suo, non avendolo mai fatto prima e avendo solo quei baccelli a disposizione non potevo sbagliare :D

ecco come l'ho realizzato

Secondo me le cicale di mare o pannocchie come le si chiama qui (insomma queste) sono molto sottovalutate, insomma, i vantaggi?

- hanno un costo relativamente basso (oggi le ho pagate circa 8 o 9 € al kg .. se considerate che per 4 persone ne basta 1\2...)

- sono buonissime, e se decidete di farci il sugo non ve ne pentirete: per ottenere poi un primo divino ed un secondo allo stesso tempo, come ho fatto io oggi ;)

- se non amate doverle poi pulire per mangiarle potete pulirle con questo semplicissimo metodo, ma badate bene, se decidete di pulirle non avrete il secondo perchè hanno una polpa che si sfà completamente in cottura, in compenso un sughetto con i fiocchi.

- sono velocissime da cucinare

e poi.. vogliamo parlare di tutti i benefici che apporta il pesce al nostro organismo?

adesso basta con la predica :D ecco quà le mie pennette!

Le pannocchie hanno bisogno di un brevissimo tempo di cottura, quindi se decidete di non farci il sugo, ma di cuocerle direttamente in padella semplicemente con aglio olio trito di prezzemolo ed una spruzzatina di vino bianco saranno pronte in 5 minuti, lo stesso somunque vale anche per il sugo, le pannocchie saranno cotte dopo anche 5 minuti, ma più cuoceranno e più sapore acquisterà il sugo.

Non c'è molto da dire nell'introduzione a questo piatto.. quindi che ne dite se andiamo dirette alla ricetta? :D

Bèh.. urlare alla tragedia magari è un pò esagerato ma.. ma... ma... si prospetta una bella nottata di studio e il caffè proprio non doveva mancare.

no!

queste maledettissime cialde finiscono sempre quando se ne ha più bisogno..

fortuna ho trovato della polvere di caffè chiusa in una barattolo in frigo, quindi tocca "spolverare" la cara e vecchia moka stasera :D

Ma sapete cos'è che amo di più in assoluto del caffè?

La schiumetta, si proprio quella!! e purtroppo con la moka non viene...

ma...! aspetta un attimo!!

un modo c'è...

chi non ha mai fatto il caffè di nonna papera alzi la mano!!

bèh veramente io!!! allora ecco che mi metto al lavoro ed in 5 minuti mi ritrovo il mio bel caffè con la schiumetta :D

il procedimento è semplicissimo: vi dico come ho fatto io:

ho messo due bei cucchiaini di zucchero in un bicchierino da caffè, ho preparato la moka e le prime goccie di caffè uscito le ho versate con lo zucchero.

Ho lavorato con il cucchiaino fino ad ottenere questa cremina densa densa di colore beje

Dovrete lavorare velocemente e per almeno 3 o 4 minuti senza fermarvi ma poi una bella schiumetta duratura non ve la toglie nessuno ;)

Finito questo potete procedere a versare il caffè nella vostra tazzina e girando con il cucchiaino vedrete formarsi la schiumetta :D

Credo di aver avuto circa 10 anni quando il babbo portò a casa per la prima volta una confezione di risolatte, prima credo che neppure conoscessi la sua esistenza.

Come ogni bambina anche io ero golosa, ma lo ammetto non sono mai stata un gran chè amante dei dolci.. gli unici che riuscivano a conquistarmi erano i dolci al cucchiaio il tiramisù per primo.

Fatto stà che lo assaggiai e da allora credo di non aver mai smesso di amarlo, e preferirlo persino alla pannacotta o al budino al cioccolato, non sò ma la cremosità del latte e la consistenza del riso si sposano alla perfezione in un sapore unico che amalgama il palato.

Poi.. un giorno apro il blog, ed allora mi si apre un mondo nuovo fatto di mille cose che prima non potevo neppure immaginare di fare in casa.. ed invece?

Se ci si pensa bene il risolatte non è altro che riso cotto nel latte... ma.. non sò, non ci avevo mai pensato.

Così quando vidi la ricetta pensai "questa la devo provare!"

Ormai il risolatte lo sapete fare tutte, l'ho visto in molti blog...dovevo provarci, dovevo assaggiare il MIO risolatte e così eccolo quà :D

Io ho semplicemente preso del risolatte alla vaniglia, dopo averlo fatto, e ho unito ad un pò del cacao amaro, e ad un altro pò del caffè: ottenendo: risolatte al cioccolato e risolatte al caffè!

Mentre li preparavo mi son messa a fantasticare su quanti tipi di risolatte si potessero fare... e più pensavo più me ne venivano in mente...

Per esempio:

risolatte alle goccie di cioccolata: aggiungendo a quello alla vaniglia ovviamente goccie di cioccolata.

risolatte alla frutta: unendo dei pezzettini di frutta a vostra scelta, addirittura ho pensato che la frutta può essere sia fresca semplicemente tagliata o anche passata in padella con un pò di zucchero così da ottenerne una crema da mettere sopra o sotto le coppette di risolatte.

Risolatte al caffè: quello che ho fatto io aggiungendo del caffè può essere adattato a dei bambini aggiungendo orzo solubile!

Risolatte alla menta: aggiungendo semplicemente delllo sciroppo di menta.

Risolatte al cocco: sostituendo parte del latte della preparazione con del latte di cocco e spolverando sopra con farina di cocco!

Risolatte alla cannella: aggiungendo a quello classico una spolverata di cannella sopra!

Insomma, avete capito, potrei stare qui una giornata, adesso vi dico come ho realizzato la base: ovvero quello alla vaniglia, poi sbizzarrite voi, la vostra fantasia!!

:D questa è un'idea davvero carina per ridurre al minimo i scarti in cucina, infatti potreste fare queste cips per esempio anche con le buccie di patata, l'idea la devo a questo interessantissimo blog: Ecocucina.

Come realizzarle? bèh vi ho detto nel post precedente che avevo pelato le melanzane con il pelapatate? bèh mi è bastato friggerle in olio girandole a cottura ;)

Vengono belle leggere e croccanti, se avete delle buccie... provate ;)

Dopo i classici gnocchi di patate, ed i gnocchi brutti di zucca, hanno attirato la mia attenzione i gnocchi DI melanzane.

Peccato che ho sbagliato un pò le dosi e mi son resa conto troppo tardi che solo due melanzane non bastano per 4 persone... quindi ho per forza dovuto aggiungere delle patate...

Il procedimento per fare questi gnocchi sarebbe stato lo stesso di quello per i gnocchi di zucca, l'impasto sarebbe dovuto essere più morbido e messo in acqua tramite una sac a poche.

La mia versione è molto più veloce da realizzare ma come ho detto prima ho dovuto aggiungere delle patate, sotto vi metto la ricetta di come li ho realizzati io, per la ricetta dei gnocchi originali potete vedere qui ;)

Anche questa è una tipica ricetta di pantelleria tramandata dalla nonna.

Di solito lei la realizza con le fave, o con i piselli, ci sono invece versioni che prevedono una dadolata di verdure al posto delle fave e dei piselli per esempio zucchine, melanzane, piselli, carota, sedano, cipolla e pomodoro.

E' una ricetta semplice da fare ed è un buonissimo piatto unico, io ve lo consiglio con le fave come lo fà mia nonna ma la scelta a voi ^_^

Ultimamente impazzisco per le vellutate, si vede?

Il punto è che quando fa freddino cosa c'è di meglio che mangiarsi una bella vellutata o un brodino caldo di sera?

mi sembra di parlare come la nonna, eppure ho solo 24 anni xD che volete farci? tutti i gusti son gusti ^_^

E poi se la vogliamo dire tutta è bellissimo preparare la cena senza quasi fare nulla qualche volta!

Infatti neppure stò a dirvi la ricetta: vi basterà pulire delle carote tagliarle a pezzi, coprirle con dell'acqua e metterle a bollire fino a cottura.

Quando sarnno pronte ridurre in crema con un minypymer.

Rimettere nel fuoco, aggiustare di sale, aggiungere un filo di olio evo o una noce di burro - a vostra scelta- aggiungere fiori di finocchio selvatico e far bollire 5 minuti per far insaporire la vellutata.

Servitela calda con qualche seme di finocchio come decorazione ;)

....Ovvero "il Baldino" come lo chiamiamo dalle mie parti ;)
Chissà percvhè da piccola odiavo un sacco di cose che oggi adoro e pergiunta adoravo un sacco di cose che oggi non potrei neppure mettere in bocca!

chissà perchè? a voi capita mai di assaggiare per caso una cosa che credevate non piacervi e poi puff di punto in bianco miracolosamente vi piace?

bèh per me è stato così con il castagnaccio, da piccola lo odiavo ed odiavo ancora di più il fatto che la mamma facesse una torta *_* ma a me non piaceva :( tanto valeva farla che piaceva anche a me mi dicevo :D

E' stato odio incontrastato per anni tra me ed il castagnaccio, poi.. un giorno, qualche anno fa lo assaggio...

e per dirvi quanto mi piacqua ci feci anche il bis :D

Quindi eccolo qui, il mio castagnaccio :)

Il castagnaccio, ricetta toscana, come poteva mancare nella mia tavola, almeno una volta l'anno? 

devo però fare una critica, ebbene si! alle case produttrici che vendono la farina di catsagne con accanto una bustina ina ina ina di uvetta e pinoli... bene, vorrei dire: ma non fate i tirchi!!!!! quella quantità di pinoli e uvetta  non sono sufficienti per un buon castagnaccio! quindi se volete assaggiare un buon castagnaccio toscano le regole da rispettare sono 3:

taaanta uvetta, taaaanti pinoli e assolutamente rosmarino fresco!

Ma ecco come lo faccio io ;)

Ammettiamo che ho comprato i ravioletti :D si sà quando non si ha tempo...

Alla fine è un piatto di semplicissima preparazione.

3P stà per: Panna, Prosciutto cotto e Piselli, da sempre mangiato credo in tutte le case d'italia ;)

Mi vergogno quasi un pò nel pubblicare certe volte ricette così banali e semplici.

Ma credo che un blog non debba servire a realizzare ricette con ingredienti strani e difficoltose solo per ... boh non saprei neppure per che cosa infondo.

Queste ricette semplici son dedicate a dchi è alle prime armi e vuol imparare, sperando di essere di aiuto :)

Avevo voglia di qualcosa di cremoso stasera, qualcosa a cui non sò mai dire di no: una bella vellutata.

Apro il frigo e cosa i trovo??

broccoli! bèh perchè non porvare?

I'olio nuovo, quello ancora verde, che pizzica un pò, con il suo profumo intenso ed il grana accostati a questa vellutata sono una combinazione perfetta.

Perchè non cogliere l'occasione per partecipare a questo bellissimo contest?Partecipate anche voi! alla fine verrà fatto un PDF con tutte le ricette :D non vedo già l'ora di scaricarmelo perchè  di zuppe, minetre, velluate e chi più ne ha più ne metta ne vado matta ^_^

E' inutile che vi scriva una ricetta con tanto di dosi negli ingredienti, perchè è una ricetta davvero elementare.

Posso dirvi però che a seconda della quantità di broccoli\ acqua ne otterrete una più densa (più broccoli, meno acqua) o una più liquida (più acqua e meno broccoli), a me piace una via di mezzo, nè troppo densa nè troppo liquida e faccio così:

Son così semplici da realizzare che neppure vi scrivo la ricetta :P scherzo!! eccola qui:

A chi piace cercare i funghi?

A me piace tantissimo, come per le castegne e gli asparagi selvatici... l'unico problema è che non son capace a riconoscere i funghi... proprio per quest "piccolo" particolare evito proprio :) Ci vanno i miei genitori che sono abbastanza esperti.

detto questo ecco la ricettina :D

Una radice molto importante, la più importante di tutti i tempi per i polinesiani.
Essa veniva trasportata nelle migrazioni sia come cibo commestibile che ha una lunga conservazione, sia come seme per essere ripiantato, oggi cresce in tutti i paesi con clima tropicale ed è alla base di molte popolazioni non solo dell’ Oceaniani e dell’Asia ma anche dell’Africa.
In Italia questa pianta è poco conosciuta come ingrediente alimentare, ma viene utilizzata come pianta ornamentale chiamata “orecchie d’Elefante” perchè la forma delle foglie le ricorda.
Nella foto potete vedere sia l’esterno che come si presenta all’interno, il suo colore è di un bianco puro all’interno ed all’esterno marroncino a cerchi alternati chiari e scuri ricoperta da una leggera peluria, è inodore e la sua consistenza è molto dura al tatto.
Dovete fare molta attenzione! infatti questa radice è tossica se mangiata cruda! quindi preoccupatevi di bollirla prima di mangiarla!
Quando la pulite utilizzate dei guanti perchè può causare forti irritazioni!
Una volta cotta acquista la consistenza di una patata vera e propria, ed anche il sapore e la consistenza la ricorda moltissimo, infatti entrambe hanno un sapore “neutro” che si presta alla perfezione a moltissime preparazioni.
Rispetto alla patata però ha maggiori quantità di calcio, quindi è molto indicata per chi ne ha carenza, ha il doppio del quantitativo di ferro, ma meno vitamina C; è ricca di proteine vegetali, vitamine del gruppo B e potassio.
I granuli di amido di cui il taro è ricchissimo sono in dimensione 10 volte inferiori a quelli della patata, rendendolo così molto più digeribile.            

Sembrerà assurdo, ma vado matta per le mele cotte e sembrerà ancora più assurdo che le migliori che io abbia mai mangiato in vita mia son quelle dell'ospedale.

Si! avete capito bene... ;)

Questa è la mia versone, è un pò più ricca ma molto buona e veloce visto che si prepara nel microonde.

A dire la verrità è una mela ripiena...

Una ricetta con le mele? ovviamente è tutta per Lei: l'araba più felice del web  :) ed il suo contest  ^_^

Era da molto che volevo sperimentare il cheese cake, ma non ne ho mai avuto l'occasione.

Questo bicchierino alla fine non lo si può definire proprio così.. alla fine direi che è un "chees cake" a modo mio ;D la prossima volta cerco la ricetta originale e la provo di sicuro!

 Un bicchierino composto da una base croccante, una crema scioglievole, frutta e panna... come dire di no?!

Inizialmente son partita con l'idea appunto di mini cheese cake, da servire con questo cuolis di uva fragola poi ho lasciato andare l'idea trasportata da qualcosa di più leggero, di qualcosa di gustoso, qualcosa che finisce subito, come un pasticcino piccolo piccolo per farsi la bocca dolce dopo il pranzo della domenica.

Perchè?

semplice, perchè questa ricetta è tutta per la dolce Ambra ed il suo bellissimo contest (ce l'ho fatta finalmente a partecipare anche io ;D)

Ovviamente la melograna può essere cambiata con qualsiasi altro tipo di frutta.

E' uno di quei dolci che appunto dev'essere piccolo, altrimenti rischia di "stufare" un pò... servito invece in porzioncine così piccole vi troverete a cercare di pulire bene bene il bicchierino con il cucchiaino in un momento, lasciuatemelo dire... un momento di goduria però ;)

Vi lascio con l'ultima foto e poi la ricettina ;)

Oggi vi propongo una ricetta della nonna, è davvero semplice da realizzare, e l'accostamento con la verdura è squisito, i broccoletti infatti contribuiscono donando una certa "cremosità" alla pasta, pur però mantendo le due consistenze ben distinte.

Sembra un piatto laborioso ma a dire il vero è molto semplice e abbastanza veloce da realizzare.

Una ricetta semplicissima con due ingredienti di stagione: il melograno e i finocchi.

E' una "ricetta" dalla semplicità disarmate, che mi serve per introdurre un'iniziativa importante.

Credo che sia quasi inutile che vi dico come l'ho realizzata, infatti, basta vedere la foto... comunque ho tagliato i finocchi finemente, ho aggiunto foglioline di rucola e chicchi di melograna, condire con olio e sale ed è pronto.

E' ottima per quest'insalata una melograna un pò più aspra in modo che apporti la nota che avrebbe dato l'aceto, ma molto più profumata, saporita ed intonata con i gusto forte della rucola.

Ovviamente questa ricetta è stata realizzata per l'iniziativa "Metti un finocchio a cena" per dare il mio contributo e svelare al mondo il mio più completo sdegno verso il signor B.

Le faccio i miei più retorici complimenti Mister Simpatia.

Ok! è in questi post che esce fuori la cuochetta alla riscossa che cerca di far luce su punti oscuri...

Foto: http://www.countryliving.com/cooking/about-food/tree-trimming-two-ways-1206

Per esempio:

La glassa: si, tutti sappiamo cos'è la glassa: ovvero quella massa densa zuccherina che si utilizza per ricoprire dolci.

Poi sbuca fuori la ghiaccia O_O e cos'è?! mi son chiesta e giù alla ricerca...

Sembrerebbe che ghiaccia e glassa poi in fondo siano la stessa cosa, ma la cosa mi convince assai poco..."perchè se sono la stessa cosa hanno due nomi diversi?"

Per adesso questo rimane un mio grande interrogativo, l'unica spiegazione che sono riuscita a darmi è che ghiaccia deriva dal termine inglese "icing" con il quale si definisce la stessa cosa che noi chiamiamo glassa.

**Cercando poi altre notizie ho visto confermata la mia teoria, infatti:
la ghiaccia è stata inventata in Inghilterra con una curiosa storia...siamo circa nella seconda metà del 1700 e i pasticcieri inglesi erano soliti a versare acqua di rose sulle loro torte, così notarono che mettendole di nuovo in forno ad asciugare nella loro superficie si formava una specie di brina, piano piano aggiunsero anche zucchero a velo per aumentare il colore bianco... con il tempo ed i miglioramenti sostituirono l'acqua di rose con l'albume d'uovo, si accorsero così che potevano spalmare questa "crema"... (trovate la storia che vi ho raccontato ed altre notizie interessantissime qui)

Quindi:

punto 1. la ghiaccia e la glassa son la stessa cosa.

Adesso però sbuca fuori che di glassa o ghiaccia ne esistono mille tipi (un pò come la pastella x_x).

c'è  la glassa all'acqua, la glassa agli albumi, c'è la ghiaccia reale, la glassa da modellare e lo zucchero fondente!!

Adesso mi con chiesta che differenze ci fossero tra questi tipi di glasse:

Questa più che una ricetta è.. un' idea, non certo nuova ma gustosissima per condire delle semplici acciughe sottosale.

Acciughe o sardine sotto sale le amo entramebe, anche semplicemente condite con olio aceto e limone...

Ma questa potrebbe essere un'idea alternativa...

Sicuramente già molte la conosceranno..

Realizzarle è davvero semplicissimo e così condite possono essere benissimo accostate ad una bella bruschetta...

Per condirle così vi basterà prendere delle acciughe o delle sardine sottosale, pulirle e condirle con 1 spicchio di aglio, trito di prezzemolo, abbondante olio evo e se gradite 1 spicchio di aglio.

Veramente questa è una ricetta semplicissima,

occorrono pochi ingredienti ma ha un profumo ed un gusto fantastico... sarà perchè io adoro i porcini?

Prima o poi dovrò provare le famose orecchiette con le cime di rapa... che ancora dopo tanti "lo devo fare!" non ho ancora fatto...

intanto vi consiglio di assaggiare anche queste che sicuramente non saranno una grandissima ricetta nuova, ma non hanno nulla da invidiare ad altri primi.

Anche questa ricetta è della mamma del fidanzato, ed ecco come le fa:

Uno dei classici, credo che questo risotto non abbia bisogno di presentazioni..

Per chi non lo avesse mai assaggiato, scoraggiato\a dall'amaro dell'insalata bèh, provate perchè il risotto risulterà molto delicato.

Questo risotto potrà avere un bel colore rosso intenso se decidete di sfumarlo con del vino rosso e acquisterà ancora più colore se utilizzerete del radicchio rosso di treviso.